Genocidio | Italia

Il genocidario Sumangala Dias ambasciatore in Italia

Il 27 Aprile 2021 il Comitato per le Alte Cariche del Parlamento dello Sri Lanka (High Post Committee) ha nominato Sumangala Dias, ex Generale dell’Aeronautica Militare dello Sri Lanka, come Ambasciatore in Italia.

Nel Novembre 2020, fu nominato come Alto Commissario per le relazioni diplomatiche in Canada, ma a seguito della pressione della societá civile e delle accuse dei crimini commessi da Dias, il Governo Canadese non accordó la sua nomina.

Dias é accusato nell’aver orchestrato e partecipato in genocidio, crimini contro l’umanitá, e tortura attraverso il suo ruolo nell’Aereonautica Militare.

Sumangala Dias (a destra) durante un discorso dell’attuale Presidente dello Sri Lanka Gotabaya Rajapaksa. Nella foto presente anche Shavendra Silva (a sinistra), comandante dell’esercito dello Sri Lanka, anche lui accusato di crimini di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Nel 2008-2009, Dias era coordinatore dell’Aeronautica Militare (Senior Air Coordinator) e Comandante della Componente Aerea (Air Component Commander) per la fase finale del conflitto armato in Sri Lanka. Secondo il sito ufficiale dell’Aeronautica Militare dello Sri Lanka, Sumangala Dias è stato “strumentale nel sincronizzare le operazioni aeree con le operazioni sul terreno delle divisioni 57, 58, e 59 dell’esercito dello Sri Lanka”. Inoltre, nel sito é aggiunto che egli era partecipe ed “il suo contributo é stato decisivo nel successo della operazione umanitaria ed altrettanto per porre fine al conflitto che ha afflitto lo Sri Lanka per trent’anni”.

Il culmine del conflitto armato nel 2009 non è stato affatto un’operazione umanitaria, da come lo descrivono il Governo dello Sri Lanka ed i loro ufficiali. Anzi, fu il totale opposto. 

Le Nazioni Unite lo hanno descritto come “un’inimmaginabile catastrofe umanitaria”.

Il Governo dello Sri Lanka è accusato di: (i) uccisione di civili con bombardamenti indiscriminati e sparsi, (ii) bombardamenti ad ospedali e oggetti umanitari, (iii) negazione di aiuti umanitari e assistenza media ai civili intrappolati nelle zone di guerra, (iv) violazione dei Diritti Umani sui sfollati e sui membri delle Liberation Tigers of Tamil Eelam (LTTE) nelle zone di guerra, (v) violazione dei Diritti Umani nelle zone al di fuori del conflitto armato.

I militari dello Sri Lanka hanno bombardato centri umanitari dell’ONU che operavano nelle zone di conflitto, attaccato le linee di distribuzione degli alimenti, e prevenuto le navi della Croce Rossa Internazionale a salvare i feriti ed i civili. Tutto ció avendo l’intelligence e le notifiche dell’ONU, della Croce Rossa e degli altri enti sulla posizione satellitare di queste aree chiavi.

Sono piú di 100’000 civili Tamil ad essere uccisi e scomparsi alla fine del conflitto armato, delle quali molte vittime sono dovute ai bombardamenti dell’Aeronautica Militare dello Sri Lanka. Inoltre il Governo dello Sri Lanka, ha bombardato senza pietá, le “No-Fire Zones”, ovvero zone esenti da bombardamenti annunciate il 21 Gennaio 2009, dove si rifugiarono piú di 300’000 civili Tamil. Fino ad oggi, non c’è nessuna investigazione o perseguimento di questi crimini atroci.

L’elezione di Gotabaya Rajapaksa come Presidente dello Sri Lanka nel Novembre 2019, che nel 2005-2009 ricopriva la carica di Segretario della Difesa, dimostra assolutamente la mancanza di giustizia nell’isola. 

Il ruolo dell’Aeronautica Militare dello Sri Lanka nel Genocidio Tamil

Il coinvolgimento di Dias nell’Aeronautica Militare dello Sri Lanka lo implica direttamente in crimini di guerra, crimini contro l’umanitá, genocidio e tortura. Le forze aeree furono largamente utilizzate nella fase finale del conflitto.

Secondo il rapporto dell’Alto Commissario dei Diritti Umani delle Nazioni Unite sullo Sri Lanka (OISL – OHCHR Investigation on Sri Lanka) rilasciato nel 2015, l’Aeronautica Militare dello Sri Lanka fu coinvolta nella seguente lista di accuse (lista non esaustiva): 

  • L’ospedale di Kilinochchi fu bombardato nel Dicembre 2008 in coordinamento ad un’avanzata dell’esercito dello Sri Lanka;
  • Bombardamento aereo pesante nelle coste orientali della sezione settentrionale della “No-Fire Zone”, dichiarata dallo stesso Governo nell’Aprile 2009;
  • Bombardamento aereo dell’ospedale Valayanmadam il 21 Aprile 2009;
  • Bombardamento aereo di una clinica ospedaliera l’8 Aprile 2009. Il bombardamento avvenne durante la distribuzione di latte in polvere presso la clinica. 50 civili furono uccisi, tra cui neonati e bambini;
  • Il centro primario ospedaliero di Mullivaikal fu bombardato il 28 Aprile del 2009. 

Il ruolo di Sumangala Dias

Sumangala Dias, fu coinvolto e responsabile degli attacchi menzionati qui sopra, e di altri ancora. I siti ufficiali del Governo dello Sri Lanka dichiarano che Dias abbia lavorato congiuntamente con la 57esima, 58esima e 59esima divisione dell’esercito Militare dello Sri Lanka. Queste divisioni sono implicate direttamente in genocidio, crimini contro l’umanitá, crimini di guerra e tortura contro i civili Tamil, incluse violenze sessuali, uccisioni extra-giudiziarie di soldati delle LTTE, civili e bombardamenti indiscriminati. 

Ricoprendo cariche di alto rango militare e diventando Generale dell’Aeronautica Militare dello Sri Lanka, sotto il governo di Gotabaya Rajapaksa, Sumangala Dias è parte fondamentale ed integrante della catena di comando Governativa che ha sterminato e ferito centinaia di migliaia di Tamil. 

La nomina di Sumangala Dias come Ambasciatore in Italia è un affronto per i Diritti Umani e per il ruolo dell’Italia nel campo. In virtù di ciò é necessario che Sumangala Dias venga investigato e perseguito in Italia per crimini di genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e tortura o in alternativa, gli si deve negare l’accesso in Italia e qualsiasi accreditazione per il ruolo di Ambasciatore o carica che gli garantisca l’immunità diplomatica.

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