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RSF: Gotabaya Rajapaksa, il “Terminator”

L’organizzazione non profit che promuove e difende la libertà di stampa, Reporters Senza Frontiera, ha pubblicato una galleria di ritratti fotografici di 37 capi di stato che ostacolano massicciamente la libertà di stampa. Queste figure politiche sono state definite “predatori della libertà di stampa”, in quanto osteggiano ormai da anni la libertà dei giornalisti, censurandoli, arrestandoli arbitrariamente e attaccandoli con la violenza. La lista nera di RSF comprende per la prima volta due donne Carrie Lam, capo esecutivo di Hong Kong, e Sheikh Hasina, primo ministro del Bangladesh. Si aggiunge per la prima volta anche un politico europeo Viktor Orbán, primo ministro dell’Ungheria.

Nella loro classifica, lo Sri Lanka si colloca al 127esimo posto su 180 paesi nell’indice mondiale sulla libertà di stampa del 2021. Tra i “predatori della libertà di stampa” appare anche l’attuale Presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa.

Dal 2005 al 2015, durante l’amministrazione di Mahinda Rajapaksa, Gotabaya è stato segretario permanente presso il Ministero della Difesa. Questo decennio è stato definito “decennio oscuro” per l’ingente numero di vittime e dei crimini che hanno contraddistinto la fase finale del conflitto armato nel maggio 2009. Durante questo periodo, Gotabaya Rajapaksa, ha rivestito il ruolo di supervisore di uno squadrone della morte noto come “comando del furgone bianco”, in quanto venivano utilizzati veicoli bianchi per rapire, torturare e in alcuni casi assassinare giornalisti. Durante il suo mandato, precedentemente da Segretario ed attualmente da Presidente, i giornalisti dello Sri Lanka sono costretti ad affrontare regolarmente minacce di molestie, tortura, minacce di morte, arresti e perquisizioni arbitrarie. I crimini di violenza contro i giornalisti, commessi su ordine di Gotabaya, continuano ad essere impuniti.

Reporters Senza Frontiera, commentando i crimini commessi da Gotabaya, ha soprannominato quest’ultimo come “Terminator”. RSF ha documentato che, durante il mandato da Segretario di Gotabaya, almeno 14 giornalisti sono stati uccisi o scomparsi e inoltre altri 20 giornalisti sono fuggiti dopo essere stati torturati o aver ricevuto minacce di morte. I Giornalisti per la democrazia in Sri Lanka hanno registrato che, tra il 2004 e il 2010, siano stati uccisi o scomparsi almeno 44 giornalisti, di cui 41 giornalisti tamil.

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