Oppressioni in vista del Maaveerar Naal
Il 18 novembre 2021, presso il “Thuiylum Illam” (letteralmente “Casa del sonno”, i cimiteri per i combattenti Tamil) del distretto di Aadkattiveli a Mannar è stato distrutto il piedistallo adibito all’accensione della fiaccola per ricordare ed onorare i “Maveerar o Grandi Eroi”, i combattenti che si sono sacrificati nella lotta per la liberazione del Tamil Eelam.
Questo piedistallo era una delle poche strutture rimaste intatte nel “Thuiylum Illam” di Aadkattiveli. Il cimitero, che ospitava i corpi di centinaia di combattenti Tamil, era stato in passato raso al suolo dai militari dello Sri Lanka. Con la fine del conflitto armato nel 2009, infatti tutti i cimiteri sono stati completamente distrutti dalle forze di sicurezza dello Sri Lanka con l’intento di eliminare il ricordo dei Maveerar.
Si tratta di un vero e proprio atto di vandalismo che ha avuto luogo nella settimana che precede il “Maveerar Naal”, la giornata di commemorazione dei combattenti tamil che si svolge il 27 novembre di ogni anno in ricordo della morte del primo martire Shankar avvenuta nel 1982. In passato il “Maveerar Naal” veniva celebrato su larga scala nel nord-est dell’isola, permettendo ai familiari dei combattenti di riconnettersi spiritualmente con i propri cari e onorare il loro sacrificio con l’accensione di candele.
In questi giorni i tribunali di Vavuniya e Mullaitivu hanno vietato, in seguito alla richiesta delle forze di sicurezza dello Sri Lanka, gli eventi di commemorazione per il “Maveerarar Naal”. In particolare il divieto impedisce a diversi attivisti e politici tamil la partecipazione a qualsiasi evento commemorativo tra il 20 e il 29 novembre. Inoltre la popolazione locale di Kilinochchi e Thirunagar ha riferito che le forze governative dello Sri Lanka stanno sorvegliando e intimidando le famiglie dei combattenti deceduti. Funzionari governativi hanno pattugliato le loro abitazioni ed interrogato i familiari per impedire le commemorazioni in vista del “Maveerar Naal”.
Bisogna ricordare a questo proposito le preoccupazioni espresse dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, riguardo alla continua “sorveglianza ed intimidazione” dei difensori dei diritti umani, giornalisti e famiglie delle persone scomparse. Lo scorso settembre anche l’allora Relatore Speciale delle Nazioni Unite Pablo de Greiff ha evidenziato che la repressione di eventi di commemorazione, compresi quelli per ricordare i combattenti delle LTTE, ha avuto un impatto psicologicamente dannoso per la popolazione Tamil.
Questo è l’ennesimo tentativo del governo dello Sri Lanka di eliminare l’identità Eelam Tamil ed alienare il popolo Tamil dalla propria storia. Rinnegare uno dei diritti umani fondamentali, quale il diritto di commemorazione, non rappresenta altro che la volontà di eliminare un intero popolo.