Diritti Umani | Genocidio

Nazioni Unite preoccupati sulle persecuzioni in Sri Lanka

In occasione della 47esima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet, ha espresso preoccupazioni circa le persecuzioni ed intimidazioni dei tamil e dei musulmani da parte del governo dello Sri Lanka. 

Intimidazioni mirate 

Bachelet ha sottolineato la gravità delle violazioni dei diritti umani sull’isola soffermandosi in particolare sulle minacce subite dai tamil durante gli eventi commemorativi in occasione della giornata del massacro di Mullivaikal, nota anche come giornata contro il genocidio Tamil. L’esercito dello Sri Lanka ha infatti imposto diversi blocchi nelle aree di Mullaitivu, minacciando i giornalisti presenti in quelle zone. Nel giorno della commemorazione politici tamil, come Peter Ilancheliyan, sono stati soggetti ad intimidazioni e ad una stretta sorveglianza dai membri dell’esercito dello Sri Lanka. 

Lo scorso settembre il relatore speciale delle Nazioni Unite, Pablo de Greff, ha sottolineato che sull’isola vi è un tentativo di eliminazione della memoria tamil e che ciò possa aggravare le forti tensioni con quest’ultimi. Un’assidua sorveglianza, minacce ed arresti arbitrari ostacolano le attività di commemorazione e i familiari delle vittime non hanno accesso ai memoriali dei propri cari, molti dei quali sono stati completamente distrutti. De Greff ricorda inoltre che continua a persistere il divieto di rendere omaggio e ricordare le Tigri Tamil. Le famiglie in lutto si sentono costrette a nascondere o distruggere le fotografie dei cari defunti in uniforme per paura di subire molestie da parte delle forze di sicurezza governative. 

Anche i musulmani dello Sri Lanka stanno subendo una strutturale persecuzione in quanto il governo ha approvato il divieto del Burqa, determinato la chiusura di scuole islamiche e mettendo al bando diverse organizzazioni. 

Ufficio delle persone scomparse 

Nella sua dichiarazione, Bachelet solleva anche preoccupazioni circa le recenti nomine all’Ufficio delle persone scomparse e all’Ufficio dei risarcimenti. Il 20 maggio 2021 infatti l’ex ispettore generale di polizia e stretto alleato del Presidente Gotabaya Rajapaksa, Hapu Arachchige Jazantha Shantha Kumara Wickremaratne è stato assunto come membro di questi organi. Il direttore esecutivo dell’International Truth and Justice Project, Yasmin Sooka, commenta il fatto dichiarando di come sia difficile accettare il nuovo ruolo di quest’ultimo. Un uomo che alla fine del conflitto armato era a capo di tre unità di polizia responsabili di sparizioni forzate di massa (come emerge dalle indagini delle Nazioni Unite) è ora chiamato ad indagare in prima persona sulle sparizioni che si sono verificate nell’isola. 

Attacchi alle indagini 

Bachelet ha anche espresso preoccupazione per i tentativi del governo dello Sri Lanka di scoraggiare le indagini su vari crimini del passato, compromettendo la fiducia delle vittime coinvolte. All’inizio dello scorso anno, l’amministrazione Rajapaksa, ha istituito una Commissione d’Inchiesta per indagare sulle accuse di vittimizzazione politica e di far deragliare le indagini, avviate dalla precedente amministrazione 2015-2019, sulla famiglia Rajapaksa e sui suoi alleati. L’organizzazione non governativa internazionale Human Rights Watch ha criticato la commissione notando che quest’ultima cerca di bloccare le indagini e i procedimenti giudiziari, di annullare condanne per omicidio, di reintegrare negli organi governativi membri delle forze di sicurezza accusati di cattiva condotta e di proteggere i membri della famiglia Rajapaksa dalle indagini di frode e riciclaggio di denaro. Anche Ian Seiderman, direttore legale e politico della commissione internazionale dei giuristi, ha criticato la commissione per prendere provvedimenti contro avvocati e pubblici ministeri. 

Lotta al terrorismo 

Bachelet ha anche criticato la recente legislazione antiterrorismo dello Sri Lanka compreso il bando su piú di 300 gruppi ed individui tamil e musulmani per presunto favoreggiamento al terrorismo, sostenendo che questo non favorirà di certo la riconciliazione nell’isola. A marzo 2021 lo Sri Lanka ha ampliato la sua draconiana legge sulla prevenzione del terrorismo (Prevention of Terrorism Act) per consentire la detenzione arbitraria di persone per un massimo di due anni senza processo. L’alto commissario per i diritti umani ha inoltre notato il verificarsi di una continua serie di morti di persone in custodia della polizia. Bachelet chiede che tutte queste morti vengano indagate in modo tempestivo ed indipendente. 

L’alto commissario conclude la sua dichiarazione affermando di voler continuare a collaborare con il governo e di aggiornare il consiglio nella sessione di settembre, fornendo i progressi compiuti nell’attuazione del nuovo mandato di responsabilità. 

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