Regno Unito: preoccupazione per le torture e le violenze sessuali in Sri Lanka
Durante il suo intervento in parlamento, il Ministro di Stato per l’Asia Amanda Milling, ha espresso preoccupazione per le continue segnalazioni di tortura e violenze sessuali da parte delle forze di sicurezze dello Sri Lanka. La sua dichiarazione è una risposta ai risultati del rapporto “International Truth and Justice” che documenta nel dettaglio il rapimento e la tortura di civili tamil da parte delle forze di sicurezza dello Sri Lanka. Rapimenti e torture sono infatti aumentati durante l’amministrazione del presidente Gotabaya Rajapaksa, in carica dal 2019.
Il rapporto dell’”International Truth and Justice Project” evidenzia casi di rapimento, tortura e stupri di civili Tamil nel nord-est dell’isola per aver partecipato ad eventi commemorativi, proteste o per aver ricevuto fondi dall’estero nel corso dell’ultimo anno. Il rapporto pubblicato a settembre 2021, durante la sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite contiene le testimonianze di 15 tamil che erano stati rapiti, detenuti e torturati dalle forze di sicurezza dello Sri Lanka. Dal rapporto emerge come la “nuova generazione Tamil” venga vittimizzata per esercitare i propri diritti costituzionali. Inoltre viene evidenziato che quasi tutte le vittime sopravvissute hanno subito trattamenti degradanti e maltrattamenti, nonché violenze sessuali durante la loro detenzione. La maggior parte di questi è stata costretta ad inginocchiarsi mentre veniva interrogata spesso in mutande. Le vittime sopravvissute descrivono di essere state prese a calci con stivali, pugni, schiaffi e percosse con tubi e bastoni pesanti, frustate sulla schiena con fili metallici e bruciate con sigarette accese.
Nella sua dichiarazione Milling ha ribadito l’impegno del governo britannico a fare pressione sul governo dello Sri Lanka a dare risposte per le violazioni e i crimini di violenza sessuale commesse durante e dopo il conflitto armato. Proprio il Regno Unito ha proposto nel marzo 2021, per conto di un gruppo di paesi, la risoluzione 46/1 del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite in cui viene espressa “profonda preoccupazione” per il deterioramento della situazione nello Sri Lanka criticando l´erosione dell´indipendenza giudiziaria, la militarizzazione delle funzioni governative e l´impunità dei crimini fino ad ora commessi.
Amanda Milling ha anche osservato che il ministro per l’Asia meridionale, Tariq Ahmad, in occasione di vari incontri con il Ministro degli Esteri dello Sri Lanka G.L. Peiris, ha sollevato preoccupazioni in materia di diritti umani, torture e condizioni disumane e degradanti. Il Ministro di Stato per l’Asia ha sostenuto che la Gran Bretagna continuerà a fare pressione per aiutare a garantire la protezione dei diritti umani in Sri Lanka.