“Stop all’espropriazione delle terre! Stop alla legge PTA” – i Tamil continuano a chiedere giustizia
Mentre gli abitanti dello Sri Lanka continuano a protestare contro il regime di Rajapaksa chiedendo le dimissioni del presidente Gotabaya, accusato di essere responsabile della grave crisi economica che ha colpito l’isola, i Tamil di Mullaitivu, Trincomale e Vavuniya continuano a chiedere la smilitarizzazione della loro patria nel nord-est dell’isola, l’abrogazione della legge PTA (Atto di prevenzione del terrorismo) e la liberazione dei prigionieri politici Tamil.
I dimostranti hanno sottolineato la necessità di abrogare la draconiana legge sulla “Prevenzione del terrorismo o Prevention of Terrorism Act”, in uso da ormai oltre 40 anni che permette una detenzione arbitraria prolungata, l’estorsione di false confessioni attraverso la tortura e la commissione di sparizioni forzate. In questo modo civili e politici vengono arrestati e detenuti per decenni senza accusa e processo.
Rispondendo alle manifestazioni, l’ex commissario per i diritti umani dello Sri Lanka, Ambika Satukunanathan, ha sottolineato che queste sono ” richieste storiche del popolo Eelam Tamil e che continuano fino ad oggi”.
I cartelli dei manifestanti recitano: “Vogliamo dignità, uguaglianza e democrazia”, “Stop al PTA” e “Stop all’espropriazione delle terre nel nord-est”.
A Trincomalee, quando l’assistente sovrintendente di polizia ha chiesto ai manifestanti informazioni sul loro “leader”, i manifestanti si sono uniti e hanno dichiarato di essere tutti leader.
Le proteste continuano nonostante la presenza e l’intimidazione delle forze governative dello Sri Lanka.