Sono pochissimi i chilometri che separano l’isola dell’Eelam dalle coste dello stato indiano. L’importanza strategica dell’isola nelle vie marittime del commercio internazionale e la sua vicinanza, hanno reso la questione Eelam Tamil un punto fisso della politica estera dell’India.

Negli anni 70-80 nel pieno della guerra fredda tra le superpotenze US-URSS, l’India era parte del Movimento dei paesi Non Allineati (NAM – Non-Aligned Movement). La presenza di una delle superpotenze intorno ai suoi confini era vista come un problema di sicurezza nazionale.

Il continuo supporto degli Stati Uniti al Governo di J.R. Jeyawardene dello Sri Lanka era considerata come minaccia per l’equilibrio di potere del sud-est asiatico. Di conseguenza l’India decise con Indira Gandhi di sostenere i militanti Tamil nella lotta contro il Governo dello Sri Lanka, dando loro armi, equipaggiamenti e addestramenti militari.

Quando il Governo dello Sri Lanka nel 1987 circondò i militanti Tamil e la popolazione civile Tamil a Jaffna, causando una carestia e gravi perdite umanitarie, l’India intervenne violando lo spazio aereo dello Sri Lanka e paracadutando soccorsi alimentari e sanitari nelle zone Tamil. Tale prova di forza pose fine all’offensiva del Governo di Colombo, creando le condizioni per una tregua.

Il governo Indiano, sfruttò la questione Eelam Tamil per strappare un accordo con lo Sri Lanka, il cosiddetto Indo-Lanka Accord. L’accordo tra i due paesi, presentava una debole soluzione interna per la questione Tamil, chiudendo le porte all’indipendentismo dei militanti, e una garanzia da parte dello Sri Lanka che nessun paese estero poteva usare l’isola come possibile base militare.

L’accordo fu considerato un tradimento da parte dell’India per la nazione Eelam Tamil, causando proteste e malcontento. Le Tigri Tamil, accettarono all’inizio la tregua e consegnarono le armi alle forze indiane (IPKF – Indian Peace Keeping Force), con l’unica condizione di proteggere la popolazione Tamil. Appena la tregua fu in vigore il Governo dello Sri Lanka cominciò nel suo progetto di genocidio dei Tamil, attraverso occupazioni militari, violenze e violazioni dei diritti umani.

Fu per porre fine a queste violenze, che Thileepan cominciò il suo sciopero della fame, per fare in modo che il governo dell’India intervenisse e ponesse fine al programma genocida dello Sri Lanka. Thileepan divenne martire nel Settembre del 1987. Il genocidio continuò e le Tigri Tamil ripresero le armi per poter difendere nuovamente il popolo inerme.



Pur di difendere i propri interessi, il contingente militare indiano attaccò sotto direttiva del Governo di Delhi, le Tigri Tamil, dando inizio alla guerra tra le LTTE e l’IPKF. L’IPKF si é macchiata nel corso della guerra di innumerevoli massacri contro la popolazione Tamil.

Nonostante la notevole disparità tra le due forze militari, le LTTE riuscirono, nel Marzo del 1990, a vincere la guerra ed espellere dall’isola l’esercito indiano.